Bassorilievo di Breitenbach

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Il silenzio. Il silenzio intorno e il silenzio interiore. Questo è l’elemento essenziale per la nascita di un’opera. È necessario ascoltarsi e ascoltare per fare in modo che l’idea della mente si concretizzi nella materia.

Come la natura cresce in silenzio, infatti, anche un’opera d’arte ha bisogno di questo elemento per essere creata e l’artista può generare così bellezza.

La vera arte, l’Arte con la A maiuscola, è quella caratterizzata dalla bellezza quasi eterna, che educa e dà la possibilità all’uomo di stare meglio, anche con se stesso.
La bruttezza, al contrario, deprime e ingrigisce l’uomo e l’intera società. Per questo è indispensabile che io, come scultore, sia in grado di ascoltarmi e ascoltare il silenzio intorno per generare armonia, un’armonia che nelle mie opere si trasforma in forme, linee e colori, attraverso i quali lascio un messaggio all’osservatore.

Il bassorilievo che ho realizzato per la scuola di Breitenbach può essere suddiviso in tre parti: sulla destra, è presente un maestro che insegna al proprio allievo quello che conosce, a rappresentare così l’istruzione e il passaggio della conoscenza da una generazione all’altra; sulla sinistra, invece, ho raffigurato l’attività pratica, il lavoro – l’istruzione, a destra, si è trasformata in applicazione e creazione, a sinistra.

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In questo consiste l’evoluzione dell’uomo e dell’intera società, in quanto la storia di un popolo cresce grazie alla trasformazione dalla vita teorica alla vita attiva, quindi l’aspetto storico e il ricordo degli Arteniesi che sono emigrati per lavorare e costruire in Svizzera.
Le due donne al centro si tendono la mano, metafora della comunità di Artegna e della comunità di Breitenbach unite in gemellaggio, e il cartiglio centrale riporta il proverbio: “Chi non ha apprezzato il suo maestro né la sua lezione, un giorno sarà forse colto, ma non sarà mai saggio.”
Come scultore, in una società focalizzata sulle capacità mentale e dialettica, il mio augurio è che si percepisca sempre di più l’importanza dell’abilità manuale, e il mio impegno è quello di trasmettere un messaggio e far in modo che l’osservatore possa sentire quello che ho percepito nel creare l’opera.

Ringrazio, quindi, l’Amministrazione comunale di Artegna, che mi ha dato la possibilità di realizzare quest’opera, e l’Amministrazione comunale di Breitenbach, che ha colto con vivo entusiasmo il significato della stessa e l’ha collocata nel nuovo edificio scolastico intitolato alla città di Artegna.

Giovanni Basso

 

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