Il pittore Remo Tesolin è nato nel 1939 al confine tra Pravisdomini e Annone Veneto, dove vive e lavora.
Dopo alcune esperienze musicali, qualche tentativo pittorico fatto a Milano e un breve periodo a Berna come studente lavoratore, nel 1965 raccoglie l’eredità dello zio Giobbatta Ruzzene, pittore scomparso alcuni anni prima. Nel 1967, all’Istituto d’Arte di Gorizia inizia privatamente gli studi, frequenta poi alcuni corsi e lezioni all’Accademia di Belle Arti a Venezia e approfondisce le conoscenze del mondo dell’arte della cultura veneziana. Dallo stesso anno inizia a partecipare a numerose manifestazioni d’arte nelle principali città italiane, in numerosi paesi d’Europa, negli Stati Uniti, in Canada, Messico, Giappone, Hong Kong, raccogliendo consensi e successo. E’ membro onorario e “honoris causa” di varie Accademie e istituzioni culturali. Diversissimo dagli artisti della sua provincia, usa una straordinaria varietà di stili, materiali e soggetti. Alcuni suoi critici parlano della sua pittura paragonandola a un fiume in piena la cui corrente porta con sè i fecondi stimoli di culture americane ed europee, da Pollok a De Kooning, da Picasso a Pasolini. Una instancabile vocazione alla ricerca e alla scoperta di dimensioni astratte, sempre congiunte agli intimi sentimenti di un artista che ha bisogno di esplodere, usando le tecniche miste come parametro dell’infinito gioco dell’arte pittorica che abbiamo conosciuto con Lewis, Russel, Mc Donald Wright. Alcune sue opere sono esposte al pubblico nella Chiesa parrocchiale e in Municipio.
Il critico Giorgio Falossi, esaminando i due dipinti dal titolo Margherita, 1979/80, olio su tela cm 70×80 e il dipinto Opera n°7, 1980, olio su tela cm 100×120, scrisse:
…”Dal punto di vista coloristico le opere di Remo Tesolin, dal titolo Margherita e Opera n°7, che è però un insieme di volti che affollano il quadro e la tela, dicevamo, queste opere sono delle più ardite, si deve notare l’intensità di certi rossi fulgidi nella luce, ma trasparenti anche nell’ombra, che si avviano ad essere sempre più densi in azzurri e blu; non c’è dubbio che la struttura delle figure ha una consistenza plastica ineccepibile, ma quella robustezza è modulata su di una intensità del croma, sulla purezza del suo timbro, sotto la sferza della luce. In questo spazio, tessuto con tanto rigore, le figure citate divengono nulla al caso, qui sono i sentimenti che incidono, il dipinto acquista una libertà particolare, non altro che una farsa della vita in un ambiente ufficiale del mondo. Ma un occhio, quello di Remo Tesolin, che sa scrutare la realtà con acutezza e con una sensibilità pittorica molto valida; lo stile che ne scaturisce è un equilibrio perfetto tra verità ed astrazione. Ormai, Remo Tesolin, si qualifica con autorità perentoria”… (Giorgio Falossi, Milano 16/09/1991). Da “Dipinti Scritti Segni e Disegni di Remo Tesolin” – secondo periodo 1975/1995.
Due opere significative sono esposte nel Municipio di Annone Veneto: “Gemellaggi” in sala del Consiglio e “Fiera dei osei”, quest’ultima per concessione dell’Associazione Amici Fiera dei Osei di Annone Veneto.